Corrado Cagli (1910 - 1976)
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Biografia breve di Corrado Cagli
Corrado Cagli (1910 - 1976) è stato un pittore ed artista del XX secolo. Nasce ad Ancona nel 1910, muore a Roma nel 1976; pittore. Frequenta l'Accademia di belle arti a Roma, dove si trasferisce nel 1915. Dal 1927 si dedica alle varie tecniche ad affresco e nel 1929 dipinge villa Reggiani a Umbertide, ove si trasferisce a dirigere una fabbrica di ceramica. Tornato a Roma, diventa uno dei giovani piú vivaci della cultura romana, che vive in questo momento la positiva frattura operata dal gruppo di via Cavour e una nuova situazione portata avanti dalla galleria di Roma di Bardi, ove nel 1932 tiene la prima personale con A. Pinkerle e in seguito con Capogrossi e Cavalli. Con loro espone anche a Milano (galleria del Milione) e a Parigi. Esegue un murale alla Mostra dell'edilizia a Roma. Il gruppo di Cagli, Capogrossi e Cavalli, affiancato da Melli, costituisce l'Ecole de Rome, dalla nota definizione di W. George. All'insegna di un nuovo tonalismo Cagli filtra un recupero della «metafisica prospettica e spaziale del primo Rinascimento, la cui importanza era emersa nella critica d'arte intorno al 1920» (Castelfranco, 1960). Per la Triennale del 1933 esegue Preludi della guerra, nella parete opposta alle opere di Sironi e Carrà. Sempre nello stesso anno in «Quadrante» scrive Muri ai pittori ove contrappone al «neoformalismo classicheggiante e arcaico» i valori del primordio, insistendo su una collaborazione delle arti. È il «primordio orfico» non vuole sconfinare ed evadere in un lontano passato o cogliere l'arcaico di Martini, ma diventa la dimensione piú vera del presente, una nuova nascita, un nuovo mnodo di affrontare la realtà di allora. La mitologia si flette in fatti storici ravvicinati, come nella Battaglia di San Martino. L'importanza di varie ricerche che esulino da un discorso «monologico» emerge nello scritto Corsivo n. 12, pubblicato in «Quadrante» nel 1933. Una sua mostra di disegni inaugura nel 1935 la galleria della Cometa, con la presentazione di Bontempelli. L'anno dopo, sempre qui, tiene una personale ed è presentato da De Libero che evidenzia un modo di dipingere antidescrittivo, «intenso e corposo, che costituisce un proprio spazio e misura un suo temp0, assumendosi di per sé a visione», in chiara contrapposizione a una pittura contemporanea troppo letteraria che è «rimasta parola nella carta stampata dei libri e delle riviste». Partecipa alle Quadriennali e alle Biennali ed è presente all'Esposizione di Arte italiana a Parigi, a Pittsburgh, alla Accademia di Firenze e alla Mostra di arte italiana a Budapest. Nel 1937 espone ancora a Parigi (galleria Quatrechemins - Exposition internationale), a Pittsburgh e a New York. Dopo vari mesi di soggiorno a Parigi e a New York nel 1937, si trasferisce in Francia nel 1938 a causa delle persecuzioni razziali, e nel 1940 in America. Dopo la guerra espone ancora a Chicago ea New York. Ritornato in Italia, partecipa alle maggiori manifestazioni artistiche.
FONTE: ANNITRENTA
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